Cuccìa: la ricetta tradizionale richiede 3 giorni di preparazione


Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, una donna morta martire nel 283 sotto la dominazione di Diocleziano.
La tradizione narra che il credenti siciliani, durante i periodi di carestia,  si sono appellati alla Santa e che, grazie alla sua intercessione, sono tornati tempi rosei.
Per commemorare questi miracoli le immagini iconoclastiche raffigurano Santa Lucia con in mano un fascio di grano e i più ferventi, durante il giorno della sua festa si nutrono soltanto di cuccia.
La ricetta prevede diverse variazioni che consentono di condire e  gustare ceci e grano sia dolce (con ricotta, cannella e aroma di agrumi) sia salato (con olio, sale e pepe).
Questa è la ricetta preparata da mia madre, Matilde Perrierae, per consentire a noi e a tanti suoi amici di poterla gustare al meglio, ogni anno si cimenta in un'impresa lunga ben tre giorni.
Ecco cosa bisogna fare:
Mettere a bagno per 3 giorni il frumento e i ceci (per ogni chilo di grano mettere 250 grammi di ceci) avendo cura di  cambiare ogni giorno l’acqua.
La mattina del 12 dicembre in una pentola abbastanza capiente far bollire dell’acqua e versare i ceci e il  grano precedentemente scolati dell’acqua nella quale erano immersi.
Lasciare cuocere per circa un’ora e mezza facendo attenzione a mescolare e schiumarola togliere i residui in superficie. (Non preoccupatevi se emerge una schiuma scura).
Spegnere il gas e, tolta la pentola dai fornelli adagiatela su un tavolo o a terra (senza dimenticarvi di proteggere la superficie perché la pentola è ancora calda) e copritela con un plaid di lana e una tovaglia plastificata che consentirà di mantenere il calore e far cuocere a fuoco lento la vostra cuccia.
Dopo almeno 3 ore rimettete la pentola sui fornelli e riaccendete il fuoco per circa un ora e mezza facendo attenzione a di aggiungere, qualora fosse stata assorbita, dell’acqua calda. Ripetete l’operazione con il plaid e la tovaglia per altre tre ore.
A questo punto la vostra delizia è pronta e non dovrete far altro che immergere un mestolo, attingere e gustare condendo, a piacere, con olio di oliva e pepe.
“Preparatene pure in abbondanza – conclude mi madre – oltre a poterla offrire ad amici e parenti si può surgelare in piccole porzioni da poter gustare una fredda sera d’inverno”.

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