L’allattamento al seno migliora lo sviluppo del cervello umano
La
ricerca nel campo dell’alimentazione è in continua evoluzione ma ci
sono alcuni nutrimenti che sono “insostituibili”. Si tratta, nello
specifico, del latte materno. Essere madre, si sa, è talvolta un
sacrificio, soprattutto se si sceglie di allattare il proprio
piccolo: cambiano drasticamente abitudini, stili di vita e di
alimentazione; si cerca di introdurre nel proprio corpo cibi sani e
nutrienti, che non alterino il sapore del latte, che possano garantire
un adeguato apporto di vitamine e proteine e tanto altro ancora.
La ricerca scientifica - Tali attenzioni della gestante e puerpera, però, sono state riconosciute da una ricerca scientifica condotta all’Università di Duhram da Isabella Capellini e Robert Barton. I due ricercatori hanno dimostrato la forte correlazione tra lo sviluppo del cervello umano e le cure della madre durante il periodo di gravidanza e allattamento. Lo studio ha dimostrato che una madre che pone particolari cure al proprio pancione e, successivamente al bebè potenzia le dimensioni della “materia grigia”. La mamma, inoltre, deve cercare di nutrire il più possibile il suo piccolo con il proprio latte e, durante le poppate, fondamentali diventano anche le coccole.
La ricerca è stata estesa a 128 specie di mammiferi (quindi non soltanto agli umani) e hanno riscontrato come variabile anche la durata della gestazione e dell’allattamento al seno. I cuccioli (di animale o uomo) potenziano il proprio cervello in modo direttamente proporzionale alla quantità di latte materno e di coccole ricevute.
Studi correlati - Tale ricerca va a coincidere con quanto dichiarato dall’Organizzazione mondiale della Sanità secondo la quale una donna dovrebbe nutrire il proprio piccolo esclusivamente (ove possibile) con latte materno per almeno 6 mesi. Tale arco di tempo può prolungarsi per altri due qualora il pediatra lo ritenga opportuno.
Un’indagine condotta in Inghilterra dalla Oxford University e dall’Institute for Social and Economic Research (ISER) di Essex aveva già dimostrato che allattare i proprio piccoli garantisce loro un vantaggio nel quoziente intellettivo fino alla scuola secondaria superiore.
E tutto questo è in aggiunta alle teorie antiche – ma sempre confermate – che il latte materno è ricco di anticorpi che proteggono il piccolo da eventuali malattie e che riduce il rischio di obesità infantile.
La ricerca scientifica - Tali attenzioni della gestante e puerpera, però, sono state riconosciute da una ricerca scientifica condotta all’Università di Duhram da Isabella Capellini e Robert Barton. I due ricercatori hanno dimostrato la forte correlazione tra lo sviluppo del cervello umano e le cure della madre durante il periodo di gravidanza e allattamento. Lo studio ha dimostrato che una madre che pone particolari cure al proprio pancione e, successivamente al bebè potenzia le dimensioni della “materia grigia”. La mamma, inoltre, deve cercare di nutrire il più possibile il suo piccolo con il proprio latte e, durante le poppate, fondamentali diventano anche le coccole.
La ricerca è stata estesa a 128 specie di mammiferi (quindi non soltanto agli umani) e hanno riscontrato come variabile anche la durata della gestazione e dell’allattamento al seno. I cuccioli (di animale o uomo) potenziano il proprio cervello in modo direttamente proporzionale alla quantità di latte materno e di coccole ricevute.
Studi correlati - Tale ricerca va a coincidere con quanto dichiarato dall’Organizzazione mondiale della Sanità secondo la quale una donna dovrebbe nutrire il proprio piccolo esclusivamente (ove possibile) con latte materno per almeno 6 mesi. Tale arco di tempo può prolungarsi per altri due qualora il pediatra lo ritenga opportuno.
Un’indagine condotta in Inghilterra dalla Oxford University e dall’Institute for Social and Economic Research (ISER) di Essex aveva già dimostrato che allattare i proprio piccoli garantisce loro un vantaggio nel quoziente intellettivo fino alla scuola secondaria superiore.
E tutto questo è in aggiunta alle teorie antiche – ma sempre confermate – che il latte materno è ricco di anticorpi che proteggono il piccolo da eventuali malattie e che riduce il rischio di obesità infantile.
Fonte: Corriereinformazione
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