Ville pubbliche e aree giochi: Parco Balate nel cassetto e il Comune apre alla gestione dei privati

Cosa pensate delle ville e dei parchi pubblici di Caltanissetta? Che voti dareste in pagella? Promosse, bocciate o rimandate? Seguonews ha accolto la richiesta di tanti genitori che si chiedono perché Caltanissetta, città che vuole presentarsi come un comune “a misura di bambino” non abbia più realizzato il progetto per il Parco Balate, non abbia aree verdi adeguate per le attività all’aria aperta, non garantisca una manutenzione costante ed efficiente in quelle poche ville dislocate nel territorio costringendo, come unica alternativa, a recarsi nelle ludoteche private.
Abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Carlo Giarratano. Il delegato comunale per i lavori pubblici e il verde urbano ci ha spiegato che il progetto del Parco Balate è pronto ormai da molti anni ma la sua realizzazione è ancora ben lontana dall’essere attuata perché fortemente limitata dalla carenza di soldi: “servono 3 milioni di euro per poter realizzare il parco, un investimento non indifferente che, con i tagli che lo Stato ha pianificato per gli enti locali, non è possibile realizzare”. La zona, così come la Collina Sant’Anna (quella dove è collocata l’antenna Rai), potrebbe diventare un parco pubblico dove, oltre ad attività mirate ai bambini, sarebbe possibile passeggiare, fare attività sportive (come ad esempio lo jogging), acquistare snack o bibite, fare picnic e tanto altro ancora.
L’unica alternativa che al momento l’amministrazione pubblica può mettere in atto, in una città che si è allargata senza prevedere aree verdi in mezzo a quelle edificabili, è quella di realizzare (o ristrutturare dove esistono) quelli che l’assessore definisce “piccoli esperimenti di ville dislocate nella città a macchia di leopardo e con la partecipazione di cittadini e associazioni private”.  La messa in sicurezza di questi siti, però, rimane una questione complessa poiché per gestire il verde e gli spazi gioco il Comune deve stanziare molti fondi e non sempre le ville rimangono esenti da atti di vandalismo.
L’assessore comunale spiega innanzi tutto che bisogna fare un distinguo tra ville e spazi verdi (recintati o aperti): Piazza della Repubblica, in Via Turati, ad esempio è priva di recinzione e, di conseguenza, di custode: gli atti di vandalismo compiuti da ignoti che hanno distrutto tutte le giostre in meno di due mesi non possono essere imputabili all’Amministrazione. La domanda che, però, si pongono i cittadini è il perché non ci sia in queste zone un controllo più serrato che possa fungere da deterrente per chi scardina i giochi, abbandona nei giochi le cicche, “decapita” le papere nei dondoli e rimuove la seduta delle altalene lasciando penzolare due pericolosi uncini (vedi immagini).
Qualche anno fa il Comune ha sperimentato il primo progetto di compartecipazione pubblico – privato aprendo, ristrutturando e affidando la gestione di Villa Monica, anch’essa in Via Turati, a un’associazione di genitori. La struttura, seppur non completamente utilizzata (la metà dell’area è rimasta incolta, non curata e poco sicura) e priva di fabbricato per il custode (caratteristica che impone normative differenti rispetto alle altre ville) è costantemente pulita, non frequentata da persone poco rassicuranti e – elemento non trascurabile – rispetta le norme UNI EN 1176. Con quest’ultimo si intende la guida stilata dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione che fornisce i parametri minimi per la sicurezza e la manutenzione delle attrezzature di gioco e delle superfici limitrofe. Il vero problema, però, è che nel progetto pilota non sono stati fissati degli orari di apertura minimi lasciando alla concessionaria “Asso Gen” la libertà di aprire solo il fine settimana (in primavera ed autunno) e chiudere totalmente in inverno. “In questo momento – spiega l’assessore Giarratano – stiamo cercando di capire se l’associazione vuole riprendere in gestione il sito o se, invece, dobbiamo trovare un’altra soluzione”. Il risultato? Anche in questo caso parlano le immagini: un cancello chiuso oltre il quale non si può andare.
L’esperimento è stato replicato in altra zona, diventata, secondo il parere dell’assessore, “esempi virtuosi di compartecipazione tra pubblico e privato”; si tratta della villa nel Villaggio Santa Barbara. Il Comune ha completamente ristrutturato l'area e ha affidato la gestione all'associazione “Angelo Bruccheri” che vive il quartiere. “Responsabilizzare gli abitanti dei quartieri, diretti interessati a fruire l’area verde – chiarisce Giarratano – è una strategia che si sta rivelando vincente: chi utilizza il parco giochi – e la villa in generale – protegge, come un bene personale, l’ambiente e le strutture al suo interno”. Tante ancora restano le perplessità dei genitori sulle scelte di ristrutturazione dell’area di Via De Amicis: troppa sabbia e distanze tra le giostre e la pavimentazione di pietra al limite di sicurezza ma, soprattutto, il perché il comune dopo aver investito fondi pubblici nell’area, non abbia dato ampia comunicazione di quella che si presenta come un’azione a vantaggio dei cittadini. “Non so come sia il Parco Robinson – ci racconta Michela, una mamma di due bambini di 3 e 8 anni – l’ultima volta che ci sono andata era piena di chiodi e schegge di legno su tutti i giochi. Non sono tornata più in quella villa”.
“Nell’area verde del Villaggio Santa Barbara – spiega l’assessore – con un investimento di circa 30mila euro, abbiamo effettuato la ristrutturazione di tutta l’impiantistica, ormai rovinata,  e collocato giochi fruibili per i bambini”. La villa, assicurano i gestori che l’hanno in affidamento, deve essere aperta sia la mattina sia il pomeriggio ma, come si vede dalle foto, non sempre questi orari sono garantiti. “Quando c’è il sole esco per fari fare un giro a mio gfiglio e farlo giocare un po’ – ci racconta Anna, la mamma di un bimbo di 12 mesi – ma non sempre trovo i cancelli aperti ed è una bella seccatura dato che esco a piedi e non trovo alcun luogo dove andare”.
L'ultima area verde dedicata ai bambini nel comune di Caltanissetta è il Parco Robinson ma lì, l'avvento del privato ha portato a un notevole miglioramento della zona restituendo ai bambini un luogo sicuro nel quale giocare (Leggi l'approfondimento)

Fonte: Seguonews

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